In
origine la Basilica di San Paolo Fuori le Mura era un piccolo
sepolcro, in questo venne deposto il Santo dopo il martirio. Come
accadde per la Basilica del Vaticano costruita sulla tomba di
San Pietro anche qui con la “legalizzazione” della
religione cattolica per mezzo di Costantino, venne costruita la
Basilica in memoria del martire; infatti i due edifici inizialmente
erano ricordati come “I trofei degli apostoli”. Che
l'edificio sia stato costrutito per volere dell'Imperatore Costantino
è dimostrato nel Libro ponteficale che in merito dice:
“Fecit basilicam s. Paulo apostolo cuius corpus recondidit
in arca et conclusit sicut s. Petri”. Dal 386 in poi, diversi
imperatori decisero di ampliare la basilica originaria, fra questi
ricordiamo Valentiniano II, Teodosio, Arcadio ed Onofrio. All'interno
della Basilica si S. Paolo Fuori le mura sono visibili alcune
iscrizioni, alcune di esse sono fondamentali per stabilire i vari
internventi di restauro avvenuti nei secoli; oltre ad esse si
conserva anche un piccolo frammento di sarcofago dei martiri Taurino
ed Ercolano, risalente al IV-V secolo.
Attorno alla Basilica vennero
costruti degli oratori, dele basiliche minori ed un gruppo di
case, facendo divenatre la zona un piccolo villaggio cristiano;
purtroppo essendo situato accando alle sponde del fiume era spesso
meta ambita dai Saraceni per i loro saccheggi. Per questo motivo
nel 880 Papa Giovanni VIII fece circondare il luogo con alte mura
munite di torri denominando il borgo con l'appellativo di Iannopolis
(Giovannipoli). In memoria di questo evento fu scolpita un'epigrafe
sulla porta principale:
HIC MVRVS SALVATOR ADEST INVICTAQVE PORTA
QVAE REPROBOS ARCET SVSCIPIT ATQVE PIOS
HANC PROCERES INTRATE SENES IVVENESQVE TOGATI
PLEBSQVE SACRATA DEI LIMINA SCA PETENS
QVAM PRAESVL DOMINI PATRAVIT RITE IOHANNES
QVI NITIDVS FVLXIT MORIBVS MERITIS
PRAESVLIS OCTAVI DE NOMINE FACTA IOHANNIS
ECCE IOHANNIPOLIS VRBS VENERANDA CLVIT
ANGELVS HANC DOMINI PAVLO CVM PRINCIPE SANCTVS
CVSTODIAT PORTAM SEMPER AB HOSTE NEQVAM
INSIGNEM NIMIVM MVRO QVAM CONSTRVIT AMPLO
SEDIS APOSTOLICAE PAPA IOHANNIS OVANS
VT SIBI POST OBITVM COELESTIS IANVA REGNI
PANDATVR CHRISTO SAT MISERANTE DEO
di questa iscrizione ne è visibile un frammento sulle
pareti del corridoio del monastero. Durante l’XI secolo
iniziò la costruzione del campanile accanto alla navata
nord e furono regalate alla Basilica da Pantalone da Amalfi le
porte di bronzo ed argento fuse a Costantinopoli, distrutte dall’incendio
del 1823. Nel 1240 con Papa Giovanni V terminarono i lavori per
la costruzione del chiostro iniziati dai Vasseletto; qui è
possibile ammirare una bellissima iscrizione in mosaico che commemora
il committente. Il tabernacolo fu costrutio nel 1285 dallo
scultore Arnolfo di Cambio, su di esso si può leggere l'epigrafe:
“ANNO
MILLENO CENTVM BIS ET OCTVAGENO QVINTO, SVMME DEVX TIBI HIC ABBAS
BARTHOLOMEVVS FECIT OPVS FIERI SIBI TV DIGNARE MERERI - HOC OPVS
FECIT ARNOLPHVS CVM SOCIO PETRO”. Nell'archivio del Vaticano
furono ritrovati alcuni documenti che attestano che il papa, per
completare i mosaici della Basilica di S. Paolo Fuori le Mura,
chiamò dei musaicisti da Venezia che lavoravano per il
Doge. Purtroppo molte opere della Basilica andarano distrutte
nell'incendio del 1823, in una sola notte scomparvero secoli di
storia dell'arte. Papa Leone XII con le offerte dei fedeli la
fece ricostruire da architetti dell'epoca, l'incendio risparmiò
il ciborio scolpito da Arnolfo di Cambio, il candelabro pasquale
dei Vassalletto e il mosaico absidale del IV secolo. Il
Campanile, chiamato in genere il faro per la sua forma inusuale,
è a cinque piani e fu eretto dal Poletti in sostituzione
di quello romano-gotico originale danneggiato dall'incendio. La
facciata della Basilica di San Paolo fuori le mura è rivolta
verso il Tevere sulla Via di San Paolo, il quadriportico fu realizzato
fra il 1892 ed il 1928 dall'architetto Guglielmo Calderini, caratteristico
per le 10 colonne monolitiche di granito rosa di Baveno del pronao,
e dalle colonne di granito bianco di Montorfano posizionate nei
fianchi ed in triplice fila nel lato verso il Tevere. Al centro
del quadriportico si può notare la colossale statua di
San Paolo di Giuseppe Obici e sotto di essa le statue raffiguranti
San Luca di Francesco Fabi-Altini, i Santissimi Pietro e Paolo
di Gregorio Zappalà. L'interno dell'attuale basilica ha
le dimensioni e la pianta della chiesa precedente divisa in cinque
navate, il soffitto reca nel mezzo lo stemma di Pio IX fra ornamenti
dorati. Il Battistero adiacente alla Basilica fu costruito nel
1930 a croce greca dall’architetto Arnaldo Foschini, all'interno
si possono ammirare dei bellissimi marmi policromi e antiche colonne
ioniche. Nelle vicinanze della Basilica di San Paolo Fuori le
Mura si estende una Necropoli che fu utilizzata dal II sec. a.C.
al V sec. d.C., questa di notevole importanza ci ricorda che l'uso
dell'inumazione si ebbe con l'avvento del Cristianesimo. Sono
ancora visibili diversi sepolcri posti sotto un'area recintata
restaurata in occasione del Grande Giubileo del 2000, fra queste
vi consigliamo di visitare il colombario n. 30 costruito nel I.
sec. d.C. dalla gens Pontia.
Informazioni utili:
Piazzale di S. Paolo 00146 Ostiense
Apertura: dalle 7 alle 19
Tel: 06.5410341
Come arrivare:
dalla fermata metro San Paolo (linea B) proseguire per dieci minuti
a piedi
Bus 23 128 670 702 707 715 761 766