Il
Pantheon fu eretto nel 27 a.C. su commissione del console Marco
Vespasiano Agrippa, genero e architetto di Augusto, la struttura
originaria consisteva in un tempio quadrato di stile greco consacrato
alle sette divinità romane. A causa di incendi e terremoti,
fu restaurato da Domiziano e ricostruito nel 130 d.C. dall'imperatore-architetto
Adriano; l'edificio subisce varie modifiche come l'aggiunta del
pronao con le sedici colonne e la grande cupola in calcestruzzo.
Inoltre Adriano volle che i posteri si ricordassero chi fu il primo
costruttore del tempio facendo incidere sul frontone del portico
un'iscrizione: “M·AGRIPPA·L·F·COS·TERTIUM·FECIT”
- “ Marco Agrippa, figlio di Lucio, Console per la terza volta,
edificò”. Con l’affermarsi del Cristianesimo,
l’imperatore Foca cede il tempio al Papa Bonifacio IV che
lo consacra al culto cristiano e lo rinomina “Sancta Maria
ad Martyres”.
La calotta originaria del Pantheon era coperta
esternamente con tegole di bronzo dorato collocate “a squame”,
purtroppo non possono essere ammirate oggi perché furono
sottratte nel 663 dall'imperatore d'Oriente Costante per essere
trasportate a Costantinopoli, la sostituzione avvenne con
una copertura di piombo. La sorte volle che anche i rivestimenti
bronzei del portico fossero destinati ad altro uso, fonti narrano
dell’utilizzo di alcuni di essi per la costruzione di cannoni
ed altri concessi da Urbano VIII al Bernini per realizzare il baldacchino
di S. Pietro tuttora visibile nella Basilica del Vaticano. Il Bernini,
arcitetto papale, lavora anche al Pantheon progettando e guidando
i lavori per la costruzione di due campanili ai lati del timpano
del pronao che purtroppo saranno eliminati alla fine del XIX secolo.
Il porticato è decorato da pregiati marmi policromi e presenta
nella facciata 16 colonne monolitiche di granito, l’interno
presenta una pianta circolare caratterizzato dalla cupola a cassettoni
con un’unica apertura al centro che crea un effetto luminoso
che esalta la grandiosità e l'armonia del monumento. Al suo
interno furono aggiunti in epoca post-romana gli ornamenti della
chiesa, i sepolcri di grandi artisti tra cui ricordiamo quello di
Raffaello e quelli dei Reali d’Italia. Una curiosità,
ogni anno alle ore 12:00 nel giorno del solstizio d’estate
(21 giugno), il raggio di sole che attraversa “l’Oculos”
della cupola, investe il visitatore che accede all'interno dal centro
del portale.