La
storia di Palazzo Corsini inizia con l’elezione del Cardinale
Lorenzo Corsini a Papa Clemente XII (1730-40), questi si trasferì
con la sua famiglia da Firenze a Roma ed acquistarono il cinquecentesco
Palazzo Riario di fronte alla villa della Farnesina, palazzo che
fu ristrutturato secondo il gusto dell’epoca dall'architetto
Ferdinando Fuga (1699-1781) e che ospita la celeberrima collezione
basata essenzialmente sulla quadreria settecentesca. L’edificio
va ricordato anche perché nel seicento ospitò la regina
Cristina di Svezia durante il suo soggiorno romano e la conversione
al Cattolicesimo. La storia della collezione corsiniana nasce molto
prima dell’acquisto dell’edificio, si formò nel
seicento per mano del cardinale Neri Corsini zio del Papa, e a queste
si aggiunsero quelle raccolte dal cardinale Neri Maria Corsini,
nipote del Papa Clemente XII, con la collaborazione del bibliotecario
Giovanni Gaetano
Bottari.
Nel 1883 la collezione venne donata dalla Famiglia Corsini
allo Stato italiano e costituì il primo nucleo della Galleria
Nazionale d'Arte Antica. Le opere sono esposte secondo diversi criteri,
raggruppate per scuola, per tematiche e per periodo. Tra le opere
più importanti ricordiamo: il trittico con il “Giudizio
universale, l'Ascensione e la Pentecoste” del Beato Angelico,
il “Presepe” di Jacopo Bassano, il “San Sebastiano
curato dagli Angeli” di Rubens comprato direttamente a Bruxelles
dal cardinale Neri Corsini, la “Madonna della paglia”
di Van Dyck, la “Madonna col Bambino” di Murillo,
il
“San Giovanni Battista nel deserto” di Caravaggio, la
“Madonna col Bambino” di Orazio Gentileschi, il “Trionfo
di Ovidio” di Nicolas Poussin, “Rebecca alla fonte”
di Carlo Maratta, “l’Adorazione dei Pastori” del
Guercino, “Gesù tra i Dottori” di Luca Giordano
e “Venere scopre il corpo di Adone” dei Jusepe de Ribera.
Per sottolineare che la collezione è dedita alla quadreria
sei-settecentesca, diverse tele si rifanno al tema della “Bambocciata”,
(gli autori che facevano uso di essa venivano definiti bamboccianti).
La Bambocciata è un genere di pittura che nasce nella seconda
decade del Seicento per mano di un gruppo di pittori quasi tutti
di origine straniera, fortemente criticati perché mostravano
nei loro dipinti la vita dei poveri e dei diseredati, in seguito
divenne di moda tra i collezionisti, i maggiori esponenti di questo
genere visibili a palazzo corsini sono Christian Berentz e Michelangelo
Cerquozzi.
Come arrivare:
B us 23 dalla fermata Piramide della metro linea B con discesa
su Lungotevere Gianicolense.
Da qui si volta alla salita della Lungara
Informazioni
Palazzo Corsini
Via Lungara 10
Telefono: 06-68802323
Apertura: 9-14 domenica 9-19
Chiuso il lunedì
Ingresso: 4€ ridotto 2€