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Palazzo Madama


La sede del Senato della Repubblica Italiana


Palazzo MadamaIl palazzo deve il suo nome a Madama Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V e moglie del duca Alessandro dei Medici. Nel XVII secolo vennero effettuati notevoli lavori di ristrutturazione come il rifacimento della facciata barocca e la decorazione dei soffitti con affreschi e fregi. Papa Benedetto XIV lo acquistò per 60.000 scudi dalla Casa di Lorena, decise di apportarvi delle modifiche e una volta ultimate queste, vi trasferì gli uffici del Governatore e della polizia che prima erano a Palazzo Nardini. Papa Pio IX volle trasferire a Palazzo Madama il Ministero delle Finanze e la posta. Nel febbraio del 1871 Palazzo Madama venne scelto come sede del Senato del Regno, questo importante compito esigeva alcuni lavori di adattamento, un esempio di questi è la costruzione dell’Aula dove il Senato del Regno si riunì per la prima volta il 28 novembre 1871. Palazzo Madama ècomposto da diverse sale, tutte impreziosite da dipinti, affreschi, arazzi, fregi, sculture e mobilia settecentesca.



Sono le seguenti:

- Cortile d'Onore
- Sala Maccari
- Sala Italia
- Buvette
- Sala della Firma
- Sala Marconi
- Anticamera della balaustra
- Sala dei Postergali
- Sala del Risorgimento
- Sala dello Struzzo
- Sala Cavour
- Sala Pannini
- Anticamera dei Senatori Questori
- Studio del Presidente

Cortile d'Onore
Delimitato da sei colonne che circondano la statua di Emilio Greco. Accanto al cortile era situata la chiesa di San Salvatore in Thermis del VI secolo, abbattuta agli inizi del XX secolo per consentire il completamento del palazzo verso piazza S. Luigi dei Francesi.

Sala Maccari
questa sala prende nome dall'artista Cesare Maccari che la decorò dopo aver vinto un concorso bandito appositamente dal Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1880. Sul soffitto sono situati quattro medaglioni con figure allegoriche che rappresentano il commercio, l'agricoltura, le armi, le scienze, le lettere e le arti. Lungo il fregio si possono leggere due frasi storiche del Guicciardini e del Machiavelli. Sulle pareti sono visibili episodi della storia del Senato romano: Appio Claudio il Censore mentre esortare i Romani, gli episodi di Marco Papirio, un affresco che rappresenta Cicerone mentre pronuncia la sua requisitoria contro Catilina e nell'ultimo affresco la partenza da Roma di Attilio Regolo.

Sala Italia
Il soffitto della Sala Italia è di fattura moderna, i motivi del fregio seicentesco non si susseguono in modo unitario.

Buvette
Spaziosa sala Marucelliana, con la volta a figurine e fregi in stucco chiaro, eseguiti nel 1931; ed un bellissimo arazzo mediceo del secolo XVI proveniente dal Museo degli Uffizi di Firenze.

Sala Marconi
Questa sala deve il suo nome ai busti presenti di Marconi e di Canonica, il soffitto della sala, in legno dorato con travature e scomparti è di origine seicentesca. Alle pareti: "San Giorgio" di Giuseppe Colombo (2003), "Luce dentro porta finestra a sud" di Franco Polizzi (2003), "Paesaggio siciliano" di Salvatore Paolino (2003) e "Stanza delle mimose" di Sonia Alvarez (2003). L'ambiente ospita infine la scultura in calcare “Tenero delfino”, realizzata nel 2003 da Carmelo Candiano.

Sala della Firma
Il soffitto decorato in oro è databile XVII secolo, così come il fregio, con puttini, frutti, tralci, fiori e medaglioni di contenuto storico, raffiguranti vicende del cardinalato di Alessandro de' Medici. Alle pareti si possono ammirare tre arazzi della collezione dei Medici, raffiguranti la storia di Tobi e del figlio Tobia. In questa sala i senatori apponevano la loro firma su appositi fogli, come atto di presenza.

Sala dei Postergali
Nella sala sono collocati i busti di Vittorio Emanuele Orlando e di Francesco Saverio Nitti e due dipinti con vedute dei Fori e delle Terme di Diocleziano di Giovanni Paolo Pannini (1691-1765).

Sala del Risorgimento
La sala è così denominata perchè ospita busti e ritratti di alcuni personaggi del Risorgimento italiano.

Sala dello Struzzo
Si può ammirare un prezioso soffitto a cassettoni del secolo XVI con stucchi dipinti e dorati, al centro di esso vi è affrescato uno struzzo. Le pareti ospitano due vedute di Roma di Mauro Reggio, l'una raffigurante il teatro di Marcello (2002), l'altra le chiese gemelle di Piazza del Popolo (2002). Completano la decorazione dell'ambiente un dipinto de contemporaneo Corrado Cagli con l'immagine dell'Etna in eruzione e un arazzo seicentesco raffigurante una donna con bambino.

Sala Cavour
Il soffitto ha al centro un ovale con all'interno affrescati “Bacco e Arianna” di Giambattista Pittoni (1687-1767). Qui si svolge il Consiglio dei Ministri.

Sala Pannini
Nella parte centrale del soffitto è rappresentato il carro del sole tra densi festoni di nuvole: di qui si diramano architetture fantastiche, prospettive aeree, figure allegoriche, putti, anfore e serti di fiori. Qui si riuniscono il Consiglio di Presidenza del Senato e la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari.

Anticamera dei Senatori Questori
Alle pareti due arazzi: il primo raffigura "Narciso" prodotto dall'Arazzeria Scassa di Asti su cartone di Corrado Cagli (1910-1976); il secondo, databile XVII secolo, rappresenta la Prudenza. Si possono ammirare anche due dipinti anonimi rappresentanti le rovine dell'antica Roma ed un paesaggio bucolico.

Studio del Presidente
Si possono ammirare all'interno dello studio del Presidente un dipinto della scuola di Bonifazio Veronese "Adorazione dei Magi", un ritratto maschile di Gherardo delle Notti, un dipinto di soggetto evangelico dell'artista napoletano Luca Giordano intitolato "Date a Cesare quel che è di Cesare". Tra le due finestre della stanza si trova "La Vergine col Bambino, S. Giuseppe e S. Biagio" del Pinturicchio e sulla parete di fronte, un arazzo raffigurante Aristotele in compagnia del discepolo Alessandro di Macedonia (Alessandro Magno).





Informazioni utili:
Palazzo Madama può essere visitato il primo sabato di ogni mese dalle ore 10 alle ore 18.
La visita è guidata e gratuita con ingresso da Piazza Madama 2.
Non occorre prenotazione.
Si consiglia di verificare le date di apertura al pubblico consultando la voce "Notizie" nei comunicati stampa del Senato.
Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero: 06/67062430
scrivere all'indirizzo e-mail: VisitealSenato@senato.it

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