La storia di Piazza Navona risale alla Roma Imperiale, su tutta
l'area sorgeva il circo dell'Imperatore Domiziano dove si svolgevano
finte battaglie navali, grandiosi spettacoli pubblici e giochi per
divertire il popolo romano come le gare di atleti: gli agoni, la
cui evoluzione deriva il nome di Piazza Navona (agone, nagone, navone,
navona) al contrario del Colosseo qui non vi erano spettacoli di
leoni e gladiatori perché l'imperatore Domiziano era un uomo
amante di giochi pacifici. Il circo fu inaugurato nell' 81 d.C.,
lungo 240 metri e largo 65, e l'attuale piazza conserva la forma
e le dimensioni dell’antica pista. L’odierna piazza
rettangolare fu costruita nel 1600 circondata da fontane, dalla
chiesa di S. Agnese e dal Palazzo Pamphilj oggi adibito a museo
(cfr la relativa sezione). Tutto questo fu realizzato per volere
di Papa Innocenzo X che predispose la sistemazione della Piazza
con la ricostruzione del Palazzo Pamphilj commissionato a Girolamo
Rainaldi, che con la sua imponenza diede a tutto l’ambiente
un carattere distinto al quale si ispirarono le costruzioni successive.
In questa piazza il Papa fece costruire una chiesa in onore di S.
Agnese, sul luogo dove la santa subì il martirio, che consistette
nell’esposizione di S. Agnese nuda alla gogna e ricoperta
solo dai suoi capelli, la costruzione iniziò nel 1652 da
Girolamo e Carlo Rainaldi e fu terminata dall’architetto e
scultore Borromini nel 1657. Ultimata la piazza, il pontefice continuò
ad
abbellirla con la costruzione di due fontane, quella centrale denominata
“Fontana dei Fiumi” eretta da Gian Lorenzo Bernini,
dove dei giganti siedono su delle rupi e simboleggiano i fiumi dei
quattro Continenti: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della
Plata. Davanti al Palazzo Pamphilj è situata la “Fontana
del Moro” risalente al 1654 e denominata così perché
vi è la statua di un etiope che lotta con un delfino, opera
di Giovanni Antonio Mari. La terza ed ultima fontana è la
“Fontana del Nettuno” già detta dei “calderari”
eretta dal Della Porta nel 1576, questa rimase disadorna fino al
1878 quando furono collocate le sculture Nettuno che lotta con la
piovra del Della Bitta e Nereidi, putti e cavalli marini di Zappalà.
Nei dintorni di Piazza Navona si trova Via di Tor Millina dove si
concentrano alcuni locali come enoteche e pub (cfr la relativa sezione),
percorsa questa strada giungiamo all'incrocio con Via della Pace
dove è situata la chiesa di S. Maria della Pace con all'interno
il dipinto delle “Sibille” realizzato da Raffaello.
Nei dintorni si trova Piazza di S. Apollinare dove si trova il “Palazzo
Altemps” sede del Museo Nazionale Romano, e la chiesa di S.
Apollinare ricostruita da Ferdinando Fuga nel VIII secolo. Ogni
anno dal 1 dicembre al 6 gennaio nella piazza si svolge un mercatino,
qui si possono acquistare le statuine per adornare il presepio,
giocattoli da regalare ai bambini per il Natale e tanti prodotti
tipici laziali.